Ci siamo spesso chiesti durante le riunioni di Medplastic, con i nostri partner del Giornale della Vela e di Barche a Motore, che cosa potessimo fare per coinvolgere anche i porti turistici nella difesa del Mare Nostrum. Sì, perchè forse non lo sapete, ma i porti sono fonte di inquinamento notevolissimo, anche e sopratutto in Mediterraneo.

Chiariamo subito che la colpa di ciò non è dei diportisti e delle loro barche, né degli approdi turistici. Stiamo parlando dei porti che ospitano le navi da crociera, che sono una vera bomba ecologica, al pari degli aerei. Tutto questo a causa delle emissioni delle grandi navi che arrivano a rilasciare ossidi di azoto, zolfo, polveri sottili e CO2 superiori anche di 100 volte rispetto alle emissioni del traffico urbano.

Ma anche i porti turistici riservati alle imbarcazioni da diporto, quelli italiani in particolare, non devono sottovalutare il problema della salvaguardia dell’ambiente. E devono fare la loro parte, con concreti comportamenti virtuosi.

CHE COSA ABBIAMO FATTO

Allora ci siamo chiesti: perché non censire i porti italiani e poi chiedere loro se rispettano dei semplici, ma efficaci, comportamentio ecocompatibili?

Ne abbiamo censiti quasi trecento, da nord a sud, lungo le coste della Penisola e delle sue isole. Poi abbiamo preparato, con l’aiuto di esperti di portualità turistica, un semplice questionario in cinque punti. Questo strumento, che solo all’apparenza sembra banale, permette di classificare se un porto turistrico adotta comportamenti virtuosi e utili alla causa della salvaguardia e preservazione dell’ambiente marino.

👇👇CHI HA GIA’ ADERITO👇👇

Lo abbiamo spedito a tutti i 300 porti turistici selezionati ed è stato subito un grande successo: la nostra mail speciali@panamaeditore.it si è riempita di messaggi. Sono tanti i porti che hanno già risposto, aderendo alla nostra iniziativa: tanto per citarne alcuni, il Porto di Cetara (Salerno, Campania), il Marina di Capo d’Orlando (Messina, Sicilia), il Porto di Tropea (Vibo Valentia, Calabria), il Marina dei Cesari (Pesaro-Urbino, Marche), il Porto turistico delle Grazie – Marina di Roccella (Reggio Calabria, Calabria), il Porto turistico Castelsardo (Sassari, Sardegna), il Marina di Arenella (Palermo, Sicilia), il Marina Punta Faro (Udine, Friuli-Venezia Giulia)…

A breve sul nostro sito, su giornaledellavela.com e barcheamotore.com  creeremo una lista in continuo aggiornamento di Ecoporti Medplastic, così sarete in grado di scegliere dove ormeggiare, magari privilegiando le strutture che hanno a cuore il tema dell’ambiente.

ECCO PERCHE’ CONVIENE ADERIRE ALLA CAMPAGNA “MEDPLASTIC ECOPORTI 2020”

Cari gestori di porti, ci rivolgiamo a voi: se non avete ancora aderito alla campagna, ecco perché state perdendo un’occasione!

Coloro che ci rispondono vengono classificati da Medplastic come “porti raccomandati” per la sosta saltuaria o stanziale da parte di una barca da diporto. A patto che rispetti almeno tre dei cinque requisti richiesti ovvero:

1 – Presenza nel Marina/Porto di Isole Ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti speciali
(Batterie, latte di vernice scaduta…)

2 – Presenza nel Marina/Porto di un sistema per il prelevamento delle acque nere e delle acque di sentina (ovvero le acque che presentano residui oleosi e necessitano quindi di essere filtrate oppure conservate in bidoni che vengono ritirati periodicamente)

3 – Presenza nel Marina/Porto di dispositivi per la raccolta automatica della plastica o organizzazione periodica di azioni di pulizia manuale (i.e. ormeggiatori con retini)

4 – Presenza o meno di un programma di sensibilizzazione presso la segreteria o presso
gli ormeggiatori (kit per la raccolta di plastica o opuscoli sul riciclaggio, le acque nere e danni da plastica da consegnare alle barche al transito)

5 – Presenza o meno della Bandiera Blu da più di un anno (la bandiera viene data ma poi va mantenuta nel tempo)

Se prossimamente troverete questa vetrofania all’ingresso della reception del Marina, saprete che soddisfa i requisiti ambientali stilati da Medplastic, Giornale della Vela e Barche a Motore.

Il porto diventa così un approdo “approvato da Medplastic” e, quindi, consigliato anche dalle nostre testate (e avrà una visibilità presso il nostro pubblico che raggiunge il numero di 950.000 contatti – total audience del nostro sistema di comunicazione). La lista dei porti ecocompatibili di Medplastic verrà aggiornata sul sito Medplastic.org e rilanciata sui nostri sito. In più, l’ecoporto riceverà una vetrofania da appendere, ben visibile, presso gli uffici del porto e tre abbonamenti annuali gratuiti alle riviste Il Giornale della Vela, Barche a Motore, Top Yacht Design. Cosa state aspettando?

Scaricate QUI il modulo compilatelo e inviatelo alla mail speciali@panamaeditore.it!

Questa iniziativa di Medplastic con Il Giornale della Vela e Barche a Motore ha lo scopo di sollecitare i porti ad adottare comportamenti virtuosi, ma anche a far sì che chi ormeggia la barca in un porto del Mediterraneo scelga quelli che rispettano l’ambiente. Anche così si possono cambiare le cose.

ENTRA IN MEDPLASTIC E DIVENTA CACCIATORE DI PLASTICA (TESSERAMENTO GRATUITO!)

SOTTOSCRIVI IL MANIFESTO DELL’ECOMARINAIO PER SALVARE IL MEDITERRANEO

SCOPRI TUTTE LE NEWS A TEMA MEDPLASTIC

TEMPO DI AGIRE
Time to Take Action (tempo di agire) è lo slogan di Medplastic, il progetto del Giornale della Vela e di Barche a Motore per la salvaguardia del Mediterraneo. Iscrivetevi al gruppo Facebook MedPlastic Team, lì potete postare notizie, progetti, fotodenunce, video. In più, se avete progetti strutturati da proporre che pensate possano essere utili alla “causa”, mandate una mail a savethemed@gmail.com. www.medplastic.org